Recensione: I giochi del fato e gli scherzi della mente
- La lettrice in verde
- 31 mag 2018
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 1 lug 2018
Cos’è che alimenta questa sua ansia in modo così incontenibile? La paura! Paura di cosa? Che Marina non voglia stare con lui e che lui torni ad essere solo, dipendente da Linda che ama un altro. Paura del silenzio sovrumano della solitudine. L’ansia arriva da lì. Cosa rappresenta quel silenzio? La morte? Lui non ha paura di morire, ha tentato anche il suicidio. Non la morte fisica, allora, ma qualcosa che si mangia il suo spirito: il vuoto! Come fanno quelle persone che riescono a stare sole a lungo? Come fanno gli eremiti a fare fronte a quell’enorme nulla cosmico? Devono avere una grande ricchezza e forza interiori, per bastare a sè stessi.
“Forse sto sbagliando tutto e sto sprecando tutta la mia vita dietro ad una grande illusione. Forse dovrei mollare tutto e andare in Tibet, in qualche monastero. Forse allora tutto prenderebbe un senso diverso, anche quel silenzio spaventoso.
Titolo: I giochi del fato e gli scherzi della mente
Autore: Massimiliano Irenze
Editore: Marco del Bucchia editore
Genere: Thriller psicologico
Pagine: 312
Prezzo di copertina: €17,50
Link per l'acquisto: https://amzn.to/2skof0S
Voto: 3/5 stelle

Trama: Marco Princivalle, un impiegato dalla scarsa autostima che ha due racconti nel cassetto, è da anni amante di Linda. Questo ruolo però, essendo follemente innamorato di lei, ormai gli sta stretto. Diventa così sempre più oppressivo fino a indisporre l'amata che sceglie di allontanarsi da lui. Attanagliato dalla sofferenza, Marco - per via della sua debolezza caratteriale, che lo fa sentire perso senza di lei - non riesce a accettare questa separazione: decide allora di rapirla e di portarla nella tavernetta di casa sua dove la reclude mettendole una catena alla caviglia. Avendo paura che lui le possa fare del male, la ragazza - per prendere tempo - farà leva sulle sue aspirazioni da scrittore e lo convincerà ogni sera a leggere con lei i suoi scritti.
Recensione: Ammetto che non è stato facile leggere questo libro e mi ci è voluto del tempo per recensirlo e capire bene cosa scrivere.
Quando ho deciso di aprire il Blog ero disposta a leggere quasi tutti i generi e questo è il primo thriller che abbia mai letto e ne sono rimasta piacevolmente colpita.
Tratta di tematiche quotidiane (come droga, depressione e abusi) e ci mostra ogni sfaccettatura di queste dipendenze.
Abbiamo personaggi statici come Linda, che dall'inizio alla fine non cambierà idea e non si metterà mai con Marco, tanto da denunciarlo.
Ho apprezzato molto la crescita personale del protagonista, inizialmente è insicuro e vive solo per Linda, successivamente invece capisce che questa morbosa dipendenza è sbagliata tanto che uscirà con una sua collega e alla fine deciderà di lasciare Linda libera.
Mi è piaciuta molto la parte psicologica dei personaggi che ho trovato ricca di dettagli, la cosa che mi ha convinto di meno è stata la descrizione degli ambienti per i quali ho fatto fatica ad averne un'immagine precisa.
A mio parere è un bel libro, viene utilizzato un linguaggio preciso ed è molto scorrevole nonostante abbia più di 300 pagine.
Detto ciò fatemi sapere se vi può interessare e cosa ne pensate, alla prossima readers!
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